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YOGA SUTRA – LEZIONE 3

III capitolo – Vibhuti Pada

La parola Vibhuti è il nome della cenere sacra utilizzata in molte cerimonie devozionali induiste e nel culto di Shiva.  E’ una cenere benedetta che porta l’uomo a raggiungere il distacco dagli interessi terreni e a superare l’illusione della maya per rivolgersi alla verità ultima che sottende l’universo manifesto.

In questo capitolo vengono spiegate le ultime tre pratiche dell’ ashtanga yoga o pratiche interne attraverso le quali raggiungere il samadhi, stato in cui si svelano tutti i misteri della vita yoga e si acquistano le siddhi o poteri psichici.

Nell’ordine gli argomenti trattati sono quindi

DHARANA – concentrazione

DHYANA – meditazione

SAMADHI – supercoscienza

queste tre pratiche si svolgono in una posizione seduta, in cui la colonna sia ben allineata per permettere il corretto flusso della kundalini e che sia abbastanza comoda da essere mantenuta per un tempo prolungato ( le asana sono utili proprio allo scopo di preparare fisicamente l’aspirante a mantenere tale posizione e a rinforzare il suo sistema bio-psico – fisico ed emozionale).

E’ utile rimarcare, quindi, che tutti gli stili di yoga presenti nelle diverse scuole, kundalini yoga, kriya yoga, karma yoga, laya yoga, mantra yoga, il bhakti yoga e infiniti altri, sono tutti preparatori al raja yoga in quanto utili a purificare il corpo e la mente del sadhaka e che la vera pratica dello yoga inizia con queste tre pratiche interne che nel loro insieme vengono dette samyama.

A questo punto Patanjali descrive il Parinama e cioè la trasformazione della coscienza che si ottiene attraverso la pratica del samyama, le nuove capacità o poteri che la mente acquista ( siddhi ) e la natura dell’apparenza esteriore. Seguendo questo percorso, lo stato della coscienza intesa come l’insieme tra il corpo, la mente e le emozioni subiscono un cambiamento così profondo da portare ad avere la visione della vera realtà celata dietro alla normale vita che vediamo con la semplice percezione sensoriale. Tra i poteri psichici si annoverano la chiaroveggenza, la chiaroudienza, la telepatia, la premonizione e una vasta gamma di altre capacità meno conosciute e meno comuni.

Vorrei precisare che MOLTI PERSONE HANNO GIA’ ALCUNE DI QUESTE CAPACITA’, ma semplicemente non ne sono coscienti e soprattutto la mente è così piena di confusione che è difficile distinguere il pensiero ordinario dai segnali della supercoscienza.  Questi poteri si manifestano tramite le sfere più alte della coscienza, a livello dell’inconscio collettivo nel quale siamo tutti uniti e tutti in collegamento.

IV capitolo – Kaivalya Pada

La parola kaivalya significa, liberazione, libertà di agire, libero arbitrio. Questo è lo scopo dello yoga, rendere l’uomo libero dalle sue limitazioni, renderlo libero dai suoi pregiudizi, dalle sue convinzioni, dal suo retaggio culturale, dal suo karma e metterlo in grado di essere veramente libero nelle scelte della sua vita, essere veramente se stesso, essere, come diceva anche Gesù, fatto ad immagine e somiglianza di Dio e quindi, come Dio, essere il creatore della sua propria realtà, materializzare la realtà con l’energia della sua coscienza.  In questo senso ogni uomo può creare il paradiso o l’inferno attorno a sé. La realtà che ogni uomo crea non è altro che lo specchio di ciò che egli ha dentro. Se intorno a noi vediamo l’inferno vuol dire che al nostro interno ci sono pensieri ed emozioni distorti che vanno “ricalibrati” attraverso la pratica dello yoga preliminare, questi pensieri, memorizzati in varie parti del corpo, proprio come succede nei nostri computer, producono una vibrazione attorno al nostro corpo che attira come una calamita situazioni che riflettono questa distorsione del campo. Abbiamo in mano le nostre vite e la qualità della realtà che ci circonda e questo ci da la libertà. Non abbiamo bisogno di rivoluzioni per cambiare la realtà, possiamo farlo individualmente ripulendo i nostri veicoli corporei, psichici ed emozionali e alzando collettivamente l’energia del pianeta. Quando l’energia collettiva del pianeta si alza, tutto ciò che non è più in sintonia con questo, viene buttato fuori e quindi saltano politici, governi, sistemi politici e religiosi obsoleti… i sistemi di comunicazione ci stanno nascondendo questa verità per farci sentire impotenti, è così che tengono sotto controllo le nostre potenzialità.

Quest’ultimo capitolo espone i seguenti argomenti: i mezzi per acquisire i poteri psichici e se ce li abbiamo già, per averne consapevolezza. Ci spiega la causa della individualità cioè il motivo per cui ogni anima si incarna in un individuo nonostante non sia altro che l’espressione dell’unica anima universale. Ci spiega la differenza tra la mente individuale e la mente cosmica, la legge del Karma, l’unità di tutte le cose, la teoria della percezione, la mente come strumento inconscio, la via verso il Kaivalya e infine il Kaivalya.

Namastè